Scopri il mito di Kore
Kore si stava divertendo insieme alle sue amiche, figlie di Oceano, a raccogliere fiori in un bellissimo giardino nella piana di Nysa.
Un bellissimo narciso, spuntato all’improvviso dal prato fiorito catturò la sua attenzione.
Mentre stava chinandosi a raccoglierlo, una gigantesca voragine si aprì davanti a lei e apparve il re dei morti, suo zio Ade.
Kore, il cui nome significa “fanciulla”, era infatti figlia di Zeus e di Demetra, dea della terra, del grano e dell’agricoltura.
Le intenzioni di Ade erano di farla sua sposa, contro la volontà della ragazza. Una volta negli inferi, le offrì della frutta: semi di melograno.
Kore, senza appetito, ne mangiò solo sei. In quel momento, ignorava che chi ne mangiava era costretto per rimanere nell’oltretomba per l’eternità.
Nel mondo dei vivi, la madre Demetra, continuava a cercare Kore e, se fino ad allora aveva concesso agli uomini raccolti abbondanti, scatenò un durissimo inverno che sembrava non finire mai.
Disperata per la scomparsa della figlia e furente nei confronti di Zeus che non si preoccupava dell’accaduto, si rifiutò di tornare sull’Olimpo. Trasformatasi in una vecchia, trovò riparo a Eleusi in Attica, ospite del re Celeo.
Per porre fine all’esilio di sua sorella e moglie, Zeus strinse un accordo con Ade. Kore aveva mangiato sei semi, quindi era obbligata a passare solo sei mesi dell’anno nell’oltretomba. Gli altri sei mesi li avrebbe passati insieme alla madre Demetra.
I primi giorni della primavera, videro Kore riabbracciare Demetra, fino ai primi giorni di autunno in cui doveva tornare nella casa di Ade.
Il mito di Kore ci parla di inganni e di stagioni. Per questo ce ne siamo subito innamorati e l’abbiamo scelto come nome di questa casa.
La primavera e l’estate ci riportano Kore e la sua bellezza che crea prosperità, giorni luminosi e sorrisi. Ma noi pensiamo che anche l’autunno e l’inverno ci possano riservare giornate divertenti e spensierate, in questa terra di Sardegna. Antica e mitologica. Proprio come Kore.